Catania – Napoli = 0 – 0 Pareggio al Massimino

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Il Napoli non brilla, il Catania non approfitta. Al “Massimino” finisce 0-0. Stavolta anche la mossa Datolo tradisce Mazzarri, rimasto alla fine alquanto deluso per l'interpretazione data dai suoi alla gara. Un passo indietro sotto il profilo del gioco e mentale che allontana il ricordo del Napoli corsaro, in realtà gli azzurri hanno dato l'impressione di non saper più pigiare sull'acceleratore anche se davanti c'era solo un rimaneggiato Catania, che aveva però l'obiettivo di invertire la tendenza negativa di queste ultime giornate e riconquistare l'affetto del pubblico casalingo. La partenza è stata di buona personalità, il primo squillo è stato degli azzurri che perdono l'attimo del tiro con Hamsik, poi ancora un tentativo di fuga di Lavezzi veniva fermato dal giallo che Bellusci rimedia da un Rosetti in serata di grazia.

CALCIO SERIE A CATANIA-NAPOLI (Morimoto e Grava)

Poi il Napoli viene improvvisamente meno e ciò in coincidenza con la prematura uscita di Gargano, per distorsione, che ha sicuramente tolto imprevedibilità e brillantezza alla mediana. El mota si sa è bravo a rubar palloni ed accendere immediate ripartenze, ma il suo sostituto Pazienza non è stato all'altezza della situazione, si è distinto anzi per la mancanza di precisione in certi appoggi. Il risultato per il Napoli è stato partorire manovre compassate e lente finite sovente per agevolare il Catania, bravo a lavorare sulla sinistra con Llama che sfodera una serie di traversoni sui quali l'agile Marimoto mette spesso in affanno la retroguardia partenopea. Mascara, poi, non gli è da meno quando sfiora il vantaggio schiacciando a terra un pallone che s'impenna sulla traversa sotto gli occhi di De Santis. Il Napoli sembra apparentemente non soffrire il gioco dei padroni di casa che vive più di fiammate che di organicità, ma le occasioni più ghiotte le costruiscono però gli etnei, sul finale di tempo Marimoto liberato al bacio da Mascara pecca di freddezza e si fa respingere il tiro dall'estremo azzurro, bravo a non dare punti di riferimento al giapponese. Poi ancora al 48° di testa l'attaccante rossazzurro spreca da distanza ravvicinata un altro suggerimento di Llama. Stavolta il Napoli risponde per le rime cercando di scrollarsi di dosso un certo torpore, così Lavezzi riesce a sfuggire il controllo dei difensori siciliani ed al momento di concludere si fa ipnotizzare, alla maniera di Marimoto, dal suo compagno di nazionale Andujar. Attori purtroppo non ha importanti pedine da giocarsi in panchina mentre Mazzarri cerca di spronare i suoi sostituendo Cigarini, non incisivo come a Torino, con Datolo, poi dando spazio a Denis per Quagliarella che lascia però il campo imbufalito per non aver ricevuto neanche una palla decente da battere a rete. Ma in rete alla fine non ci va nessuna delle due squadre che hanno badato più a non prenderle d'altronde se la filosofia di Donadoni era quella di imporre il suo gioco mediante possesso quella di Mazzarri è fatta di buona difesa e veloci ripartenze che il Catania di oggi ha impedito. Per questo il punto ottenuto al Massimino dagli azzurri è di gran lunga superiore al gioco espresso, ma allunga la striscia positiva e per questo diventa ancora più prezioso. Tocca ora a Mazzarri approfittare della sosta per mettere a punto lo spartito che oggi nessuno dei suoi è riuscito a memorizzare, neanche durante l'intervallo. Forse è il momento di tirare un attimo il fiato per riflettere e metabolizzare tutto quanto è successo in queste poche settimane: 11 punti in cinque gare, una squadra imbattuta e rigenerata nel morale. L'Europa rimane l'obiettivo da non perdere.

Antonello Greco — Redazione NapoliSoccer.NET


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