Nino D'Angelo

Nino D’Angelo, Originario di San Pietro a Patierno, quartiere della periferia nordorientale di Napoli, ebbe un’infanzia problematica.
Lasciata la scuola, cominciò a lavorare come cantante ai matrimoni e come gelataio alla stazione di Napoli.

Il suo primo album, “‘A Storia Mia”, diventò subito una hit nelle classifiche, soprattutto nelle regioni meridionali. Contemporaneamente iniziò a lavorare in teatro nelle cosiddette sceneggiate napoletane.

A partire dal 1981 entrò invece nel mondo del cinema con una serie di film a sfondo sentimentale, film ripudiati dalla critica ma che lo fecero conoscere al grande pubblico. Capelli biondi ossigenati, volto forzatamente intenso, eroe indiscusso di storie come Un jeans e una maglietta, Pop corn e patatine, Quel ragazzo della curva B, Giuro che ti amo, di cui firmò anche la regia. Sono film in cui la musica di Nino D’angelo cerca di colmare i vuoti lasciati da storie inquietanti, attori mediocri, dialoghi inesistenti.

L’intensità emotiva del Nino attore c’è, ma solo a livello embrionale, mentre la sua carriera sembra volersi specializzare in altre discipline. Dopo una pausa, torna al cinema con Tano da morire di Roberta Torre, di cui firma le musiche. Seguono alcune apparizioni in film dei Vanzina e nel 2000 firma la sua seconda regia con il musical Aitanic.
Ancor più recenti le sue ultime apparizioni come attore nei cast di Il cuore altrove del film calcistico Pupi Avati e di 4-4-2 – Il gioco più bello del mondo.

Torna poi sugli schermi con Una notte di Toni D’Angelo, per il quale torna nella sua città e fa un bilancio della sua vita. Sul versante musicale è tornato in pista con l’album “Gioia Nova”, pubblicato a settembre 2007, che ha smentito il suo precedentemente annunciato addio alla musica.

Nino D’Angelo ha partecipato al Festival di Sanremo dell’anno 2010 con la canzone “Jamme ja” scritta interamente in dialetto napoletano, cantata insieme a Maria Nazionale.